C'era una volta un Quartetto d'archi (A Mandelli vonósnégyes)

"...Moltissime sono le testimonianze giunte sino a noi di questo quartetto che viene intitolato al suo fondatore "Quartetto Mandelli", che forse i meno giovani ricorderanno.La piu memorabile delle imprese compiute e quella di aver organizzato, in collaborazione con altri, il grandioso concerto avvenuto la sera del 18 giugno 1933, nel 50° anniversario della morte del compositore Richard Wagner. La prima parte si svolge nel teatro sociale, per terminare con la seconda parte sul podio del Castello, dove il Maestro Piero Mandelli dirige gli orchestrali nel rasserenante "Idillio di Sigfrido" sotto lo stupendo scenario di una volta stellata, degna cornice di incomparabile bellezza alla fusione fra creato e arte sublime.Per tale fatica il Maestro Mandelli riceve molti riconoscimenti. Qui si vuole ricordare soprattutto cio che disse testualmente lo scrittore Carlo Trabucco (in seguito eletto sindaco di Castellamonte): "L'impresa ardua concepita solo con il sussidio dell'audacia, alleata all'immensa passione per quell'arte che avvicina il cuore degli uomini a Dio: l'impresa e entrata trionfalmente nel suo porto alzando il Gran Pavese. E la vittoria ebbe il nome di un piccolo uomo dal cuore immenso: Piero Mandelli. Il timone lo vide gran nocchiero e nel mare di fortuna non conobbe né scogli né secche. Fu veramente il vittorioso" - dall'articolo del dott. Costantino De Rossi Nigra apparso su "Castellamonte notizie" del 31 marzo 1972."